senza titolo for Henry David Thoreau

domenica 20 ottobre 2013, presso il Bosco grande di Pavia e grazie all’Associazione Amici dei Boschi, si è svolta l’installazione sonora, la performance, l’orchestrazione del bosco….chiamatela un po’ come volete, ma ci siamo divertiti.

Coinvolgere delle persone all’interno di una performance di arte contemporanea è forse una delle poche soluzioni oggi per far sì che l’arte ritorni a far parte del mondo reale.

Troppo spesso gli artisti che si occupano di ricerca, fanno fatica a comunicare con il grande pubblico, questo è dovuto a molti fattori e pregiudizi. Se da una parte l’istruzione scolastica di base, i mezzi di comunicazione, non trattano minimamente di arte contemporanea (intesa come artisti viventi che operano in questo periodo storico), dall’altra, l’artista fa molta fatica a comunicare con il resto del mondo. Spesso l’arte non mainstream, diventa qualcosa per “addetti ai lavori”, per studiosi e critici, per riviste specializzate; non per colpa degli artisti che, anzi, soffrono di questo, ma appunto, per una mancanza di formazione nello studio della storia, dell’arte e della cultura più in generale.

Avvicinare le persone alla ricerca artistica, coinvolgendole nell’organizzazione e nell’esecuzione dell’opera, è un metodo per far comprendere, anche a chi non mastica l’argomento, a bambini ed adulti, come un’opera è strutturata e quanto può essere piacevole fare arte.

Nello specifico si è trattato di una installazione/composizione sonora, con una parte dedicata alla preparazione del bosco, per esempio tirando corde di acciaio armonico tra gli alberi, costruendo archetti con rami e filo di nylon…per poi eseguire la composizione vera e propria che ho scritto appositamente per l’evento.

thoreau

La composizione non ha stranamente titolo, perché a me piace dare titoli, ma questa volta la chiameremo solamente “senza titolo for Henry David Thoreau”. Infatti, grazie ad una frase di Thoreau, nasce questa composizione:

Se un uomo non tiene il passo con i compagni, forse questo accade perché ode un diverso tamburo. Lasciatelo camminare secondo la musica che sente, quale che sia il suo ritmo o per quanto sia lontana.

(If a man does not keep pace with his companions, perhaps it is because he hears a different drummer. Let him step to the music he hears, however measured or far away.)

Strumentazione:

Archetti

percussioni

corde

passi

tonfi

megafono

PRIMA PARTE

dal punto di partenza ognuno comincia a camminare, per raggiungere il luogo dove si fermerà per suonare uno strumento. Si dovrà camminare all’interno del perimetro stabilito, si dovrà camminare ognuno con il proprio tempo, cercando di tenere un passo differente (non sincronizzato) con gli altri partecipanti

un primo gruppo comincia a camminare e raggiunge la Iª postazione

un secondo gruppo comincerà a camminare appena il primo arriva in postazione (io farò un segnale)

SECONDA PARTE
raggiungere le postazioni in quest’ordine:
1 percussioni,
2 tonfi,
3 archetti e dita

  • percussioni. Ritmi contrastanti, continuare come con i passi a tenere un proprio tempo
  • tonfi. Cominciano subito dopo le percussioni e lanceranno rami e legnetti con intervalli irregolari
  • archetti e dita. Ogni suonatore con archetto o con dita, sceglierà il proprio percussionista o “tonfatore” di riferimento e seguirà scrupolosamente: il ritmo nel caso del percussionista e l’irregolarità dei tonfi, nel caso del tonfatore

archetti e dita, devono essere almeno un numero uguale alla somma di percussionisti e tonfi

TERZA PARTE

megafono e silenzio

un partecipante, l’ultimo, una sorta di direttore d’orchestra (quello che mi aiuterà nel gestire i vari momenti), prenderà il megafono.

Con il megafono si avvicinerà ad un percussionista o ad un tonfatore e poggerà il megafono sullo strumento. Lo strumento dopo pochissimi secondi di amplificazione dovuta al megafono, dovrà smettere di suonare e con lui anche gli archi e le arpe collegate.

I partecipanti che verranno bloccati, cominceranno a camminare senza fretta verso il punto di partenza. Questa volta potranno tenere il passo che vogliono e andare a tempo l’uno con l’altro.

Appena il penultimo partecipante viene bloccato, un primo gruppo riparte camminando per raggiungere la prima posizione e il secondo gruppo partirà appena il primo raggiunge la postazione (io farò un segnale).

Quindi non ci saranno pause, perché si ricomincia a camminare, quando ancora l’ultimo esecutore non ha concluso. L’ultimo partecipante che arriverà alla base porterà il megafono.

QUARTA PARTE

si ricomincia per altre due volte

ma il finale cambia così:

FINALE. MEGAFONO LIBERA TUTTI

la 3ª volta, quando il megafono andrà a liberare gli strumenti, potrà dirigersi verso qualunque esecutore. Questa volta il megafono bloccherà solamente l’esecutore e non il suo gruppo di strumenti. L’esecutore bloccato, si fermerà dopo pochissimi secondi e si dirigerà verso il suono che più lo attira, sia esso vicino o lontano.

Esempio: il megafono si dirige verso un percussionista, questo si ferma, solamente lui, non il suo gruppo. Dopo aver posato i suoi strumenti si avvia verso un suono di arpa che sente al di là degli alberi.

Il megafono va ora verso un suonatore con l’archetto, il suonatore si ferma dopo qualche secondo, poggia lo strumento e si avvia verso il tonfatore che ha di fianco perché attirato dal suono che produce.

Quando dal megafono verrà stoppato un esecutore che ha già accanto dei musicisti già stoppati, loro seguiranno il musicista fermato per ultimo.

Il megafono continuerà a stoppare gli esecutori, fino a quando non ne rimarrà nessuno e la composizione finirà in silenzio…

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